martedì 26 febbraio 2008

Il vero voto utile è quello per “la Sinistra, l’Arcobaleno”


di Michele Gobbi

Nella campagna elettorale appena cominciata, non si sono fatti attendere discorsi eclatanti e “colpi bassi” rivolti all’avversario politico; uno di questi, che suscita curiosità e dubbio è il famigerato appello, fatto dalle possibili liste maggiori (PD, PDL), al voto utile.
In un periodo nel quale si parla tanto di rinnovamento della politica italiana, questo appello risuona subito alla mente come uno di quei slogan vecchio stampo tanto cari alla DC.
Il primo esponente a chiamare in causa il voto utile è stato Gianfranco Fini del PDL, che in una recente intervista radiofonica ha dichiarato:”Io credo che il riferimento al voto utile sarà ben presente nella testa degli elettori, che non voteranno per chi non ha alcuna possibilità di governare”.
Dopo queste affermazioni, non sono venute a mancare le reazioni degli esponenti del PD, che guarda caso, si sono trovati pienamente in sintonia con il pensiero del loro “avversario” politico.
Penso che il vero voto utile sia quello a “la Sinistra, l’Arcobaleno, un progetto serio che sta da una parte sola: quella dei lavoratori.
Votare PD o PDL significa tutelare ancora di più gli interessi dei cosiddetti poteri forti (Confindustria e Vaticano in primis), dietro alle tante promesse si nascondono solo i soliti interessi e voglia di far sparire la sinistra dal sistema politico italiano.
Sono pienamente d’accordo con le parole del candidato premier de “la Sinistra, l’Arcobaleno Fausto Bertinotti che ha dichiarato:”Cancellare la sinistra dalla politica italiana è svantaggioso per il paese e sarebbe un disastro di proporzioni storiche. L’americanizzazione di un paese Europeo è un’operazione violenta e destabilizzante. L’assenza di una sinistra forte porterebbe all’aumento del conflitto sociale”.
Avverto però che molti elettori, soprattutto dell'ex centro-sinistra, rischiano di cadere nel “tranello” lanciatogli da Berlusconi e da Veltroni.
Vivendo una quotidianità di confronto nei luoghi di lavoro e di socializzazione, ho constatato che in alcuni compagni si è insidiato il dubbio; infatti la frase più ridondante di questi giorni è:”Ma vogliamo riconsegnare l’Italia a Berlusconi?”. In effetti il ricordo dei 5 anni di Governo Berlusconi è ancora fresco: non dimentichiamo il disagio economico e soprattutto sociale che ha portato il governo delle destre, che ha messo letteralmente in ginocchio questo paese. Quindi, nonostante la buona fede per la reale paura di un'eventuale vittoria del centro destra “berlusconiano”, viene sottovalutato dagli elettori il fatto che, dopo il 13/14 aprile, al senato accadrà quello che è accaduto nella maggioranza del governo Prodi, ovvero una risicata maggioranza data da questo perverso sistema elettorale. Sicuramente vedremo riproposto lo stesso scenario che sarà risolto (ammesso anche sabato dal Cavaliere) con la costituzione di un'ampia maggioranza composta da PDL PD, in nome di una presunta responsabilità di governo, e nel nome “dell'interesse generale” del paese.
Il vero problema è che il PD non è lo strumento per sconfiggere il “berlusconismo”.
Quindi a chi si chiede:”Ma il voto al PD è veramente utile per arginare Berlusconi?” noi rispondiamo convinti di NO, dato che ormai è sempre più evidente un accordo tra PD e PDL dopo le urne, che porti alla costituzione di un governo di larghe intese, che servirà a tutelare ancora una volta gli interessi dei potenti, e non farà niente per aiutare le classi sociali disagiate come precari, studenti e pensionati che chiedono risposte concrete da questa politica.
Lo scenario all’orizzonte è inquietante, e solo un ottimo risultato alle urne per “la Sinistra, l’Arcobaleno può evitare che si concretizzi questo accordo sulla pelle dei Lavoratori Come ha dichiarato il leader della sinistra Fausto Bertinotti:”Credo che il successo della sinistra sia l’antidoto più efficace alle larghe intese, che sarebbero un elemento depressivo della richiesta di cambiamento che viene dalla società”.
Con ogni probabilità dopo le elezioni lo schieramento di sinistra sarà relegato all'opposizione, ma il nostro è l'unico schieramento che chiede il voto presentando un reale progetto di cambiamento, ripartendo dalla tutela degli interessi dei Lavoratori dipendenti, e il voto che chiediamo è la garanzia che contribuiremo alla più grande truffa elettorale dell'Italia repubblicana.
Questa volta più che mai dobbiamo votare guardando al progetto: è soprattutto attraverso un buon risultato elettorale che si potrà costruire qualcosa di importante e necessario ovvero una grande forza politica italiana di Sinistra. Per questo lancio un appello: “il 13/14 aprile non disperdere il tuo voto, Vota e fai Votare la lista dei lavoratori. Contro la grande truffa elettorale Vota e fai Votare “la Sinistra, l’Arcobaleno.”

2 commenti:

kasimir ha detto...

...non ascoltate le parole del vostro parroco, che non vi dirà mai di votare per il partito dei lavoratori...

chuck palaniuk ha detto...

complimenti, fermiamo questa grossa bugia del voto utile....io non svenderò mai il mio voto.