giovedì 20 novembre 2008

Prosegue l'iniziativa politica nei territori, dopo San Giustino, ora tocca alle frazioni


di Mario Goracci resp. Frazioni Prc San Giustino.

Prosegue l'iniziativa politica del circolo Antonio Gramsci di San Giustino per la raccolta di firme contro il Lodo Alfano.
Aiutati da una splendida giornata di sole, con temperature miti, ieri (domenica n.d.r.) il gazzebo del Partito era nella piazza principale di Lama, e anche qui abbiamo potuto constatare l'alto senso civico dei cittadini "lamarini" che, in numerosi, hanno sottoscritto i moduli per la raccolta firme contro il Lodo Alfano.
Questi ottimi risultati ci hanno convinto sempre più ad ampliare il raggio d'azione delle "giornate in piazza del Prc di San Giustino", infatti nelle prossime settimane saremo presenti con le nostre strutture anche nell'altra frazione più grande: ovvero Selci, e infine saremo a Celalba.
Consideriamo quest'iniziativa, non solo un modo per un'adesione personale alla richiesta di abbattere questa legge ingiusta che è il lodo alfano, ma anche uno strumento che ci avvicina ai nostri concittadini e alle nostre concittadine Sangiustinesi, che ci espongono le loro impressioni e i loro pareri, attraverso i quali possiamo confrontarci e misurarci.
L'iniziativa politica del Circolo Prc San Giustino, inoltre, verrà approfondita in un'assemblea degli iscritti del circolo stesso nelle prossime settimane.

domenica 27 aprile 2008

RINGRAZIAMENTI PER LA CAMPAGNA ELETTORALE

Alle compagne e ai compagni dell’Umbria

"Desidero ringraziare tutte le compagne e i compagni che si sono spesi in
queste settimane per la nostra campagna elettorale. Anche se i risultati sono
stati quelli che conosciamo il vostro impegno non è sicuramente sottovalutato,
siete la forza che ci impedisce di fermarci, che ci spinge a continuare a
lavorare perché il nostro partito torni a dire la sua nel panorama politico
nazionale e umbro. La Sinistra non sarà presente in Parlamento, ma
è sempre viva e vitale, a fianco del suo popolo e per il popolo."

venerdì 11 aprile 2008

Bertinotti: "Saremo una nuova sinistra aperta a tutti"





di Michele Gobbi

Si è chiusa ieri sera a Roma la campagna elettorale della Sinistra-l'Arcobaleno e del candidato premier Fausto Bertinotti.
La manifestazione di chiusura si è tenuta in una calda e colorata Piazza Navona, che ha visto una grande presenza e partecipazione del popolo della sinistra come non si vedeva da diverso tempo, testimoniando che l'Italia, ora più che mai, ha bisogno di una grande sinistra unita e forte.

Sul palco della manifestazione oltre a Fausto Bertinotti erano presenti i dirigenti dei partiti che formano "La Sinistra-l'Arcobaleno"(PRC, Verdi, PDCI e Sinistra Democratica), esponenti del mondo del lavoro come Sergio Rinaldini Segr.Generale della FIOM, ed esponenti del mondo dello spettacolo come Andrea Rivera e Dario Vergassola.

Importanti le parole di Bertinotti che chiudendo la campagna elettorale ha dichiarato: "Come si diceva una volta andate casa per casa, strada per strada e conquistate ciascuna e ciascuno un voto per La Sinistra-l'Arcobaleno. Un voto per quel giorno e per il futuro. Il futuro di una nuova sinistra, democratica, partecipata aperta a tutte e tutti."

La campagna elettorale in Alta Valle del Tevere si chiude questa sera con la Festa della Sinistra-l'Arcobaleno a Città di Castello presso Via Mario Angeloni 1(nei pressi del cinema Eden). La festa parte dalle ore 18 con l'aperitivo, e proseguirà per tutta la serata allietata da musica, cibo, bibite ed i materiali ellettorali dei giovani della Sinistra-l'Arcobaleno.Non Mancate!!!

Il Video di Fausto Bertinotti a Piazza Navona Roma

mercoledì 9 aprile 2008

domenica 6 aprile 2008

Se Berlusconi vince è colpa del Pd




da sinistrarcobaleno.it


“A Franceschini voglio dire con chiarezza che se le elezioni saranno vinte da Berlusconi questo accadrà grazie al fatto che il Pd ha deciso di rompere con la Sinistra ; ho l’impressione che i risultati elettorali del 13 e 14 aprile dimostreranno questa elementare verità”.
Così Carlo Leoni, candidato della Sinistra l’Arcobaleno nella circoscrizione Lazio 1, replica all’intervista che il numero due del Pd, Dario Franceschini, ha rilasciato questa mattina su Repubblica. Sentendo avvicinarsi una probabile sconfitta, i democratici sparano alzo zero contro la Sinistra l’Arcobaleno, cercando di far dimenticare agli elettori che è stato proprio Veltroni, con la sua scelta suicida di correre da solo, a consegnare, di fatto, il Paese a Berlusconi.
“In molti si accorgeranno purtroppo che se il Pd si fosse alleato con la Sinistra l’Arcobaleno non si sarebbe regalata per l’ennesima volta, come accadde già nel 2001, la vittoria a Silvio Berlusconi – continua Leoni -.
La maggioranza degli italiani non vuole la destra al governo, ma per raggiungere questo obiettivo bisognava unire le forze e non dividerle come ha fatto il Pd che poi, alla fine, invece di andare da solo alle elezioni, come aveva promesso, ha costruito una intesa spuria e confusa con Di Pietro e con Pannella.
Invece che fare del terrorismo agitando ora lo spauracchio di Berlusconi, come fa Dario Franceschini, il gruppo dirigente del Pd farebbe meglio, in coerenza con le proprie scelte, ad assumersi la responsabilità del vantaggio che hanno donato al Cavaliere”.
Dello stesso avviso di Leoni, anche Oliviero Diliberto che afferma: “‘Ma come, prima ci cacciano e non vogliono fare l’accordo con noi e adesso ci dicono che se perdono e vince Berlusconi e’ colpa nostra. Franceschini ha una bella faccia tosta a dire che noi siamo come Nader. Se la bugia fosse un reato, oggi a Franceschini dovrebbero dare l’ergastolo”, e aggiunge: “Franceschini dimentica che sono stati Veltroni e il Pd a decidere di presentarsi alle elezioni senza di noi. Attenzione, non da soli, ma senza la Sinistra”.
Titti Di Salvo, capolista alla Camera in Piemonte 2, attacca: “Ma come si permette? Franceschini e il gruppo dirigente del Pd tentano ora di scaricare la colpa per l’imminente sconfitta elettorale che loro stessi hanno causato. La responsabilita’ di riconsegnare il Paese a Berlusconi e’ infatti dei vertici del Pd che, con presunzione e arroganza, hanno rifiutato l’accordo con la Sinistra. Aggredire ora la Sinistra non gli servira’ ne’ a recuperare voti ne’ ad evitare la resa dei conti interna al Pd dopo la sconfitta - continua Titti Di Salvo -.
E, a proposito delle responsabilita’ sulle difficolta’ del Governo Prodi, ricordiamolo: e’ stato Franceschini, in questi due anni da Capogruppo alla Camera del Pd, ad evitare che si approvasse la legge sul conflitto di interessi e la tassazione sulle rendite finanziarie”.